Per questo itinerario tra eremi ed abbazie nell’ Umbria sacra e pagana, abbiamo selezionato secondo noi le strutture religiose, che vale assolutamente la pena visitare. In questo articolo cercheremo di dare risalto ai luoghi di contemplazione e preghiera più importanti della regione.
Eremo di monte corona:
Cominciamo il nostro itinerario tra gli eremi e le abbazie dell’Umbria proprio da qui, dall’Eremo di Monte Corona. L’eremo si trova isolato tra la vegetazione in cima al Monte Acuto, la costruzione che risale intorno al 1530, diede il nome alla congregazione degli eremi Camaldolesi di Monte Corona. Oggi ospita un monastero di clausura.
Abbazia di San Salvatore di Monte Acuto:
Un Monastero Benedettino del XI secolo, il complesso è costituito da una serie di edifici, tra cui una imponente torre campanaria e dalla chiesa. Oggi solo la chiesa appartiene ai religiosi, il resto della struttura è un ristorante di proprietà di alcuni privati.
Eremo di Sant’Ambrogio:
Il Monastero è su pareti rocciose che si snodano attraverso la stretta gola del Bottaccione e da qui, si può godere di una vista mozzafiato sulla città di Gubbio.
L’eremo di San Girolamo:
L’eremo non è visitabile liberamente, se non dietro preventivo contatto con l’ordine dei monaci eremiti Camaldolesi che lo occupano.
L’Abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli:
Un ‘antica abbazia benedettina, situata lungo la strada che da Scheggia conduce a Sassoferrato. La costruzione presenta tracce di affreschi con angeli e santi, tra i quali spicca un gigantesco San Cristoforo.
Monastero di Fonte Avellana:
Il nucleo più antico del Monastero risalente al X secolo, si sviluppa a partire dalla cripta, sopra la quale nel XII secolo fu sviluppata la basilica in stile romanico che vediamo ancora oggi.
Abbazia di Santa Maria Assunta:
L’abbazia si trova lungo il tracciato del sentiero della pace, l’antico itinerario seguito da San Francesco ed ospitò il santo quando nel 1207 lasciando la casa del padre con tutte le sue ricchezze, lasciò Assisi per raggiungere Gubbio.
Eremo di Santo Marzio- Gualdo Tadino
L’eremo dall’architettura armoniosa che si incastona alla perfezione tra la vegetazione, fu costruito dai seguaci di San Francesco che vi si stabilirono intorno al 1219. Un terziario francescano eremita di nome Marzio, che visse per alcuni anni con i seguaci di San Francesco, diede il nome all’eremo. Marzio all’età di 31 anni decise di diventare un eremita e di dedicarsi a tempo pieno alla preghiera e alla penitenza e rimase nell’eremo per circa 60 anni.
Eremo di Sant’Ambrogio- Gubbio
L’eremo non dista molto dalla città e sorge sulle pendici del versante est del monte Foce. Il convento fu edificato nel 1331 e servì in un primo momento ad accogliere tutti glie eremiti della zona che vivevano senza una regola. L’eremo è detto di Sant’Ambrogio perché passò in un certo momento alla congregazione del grande riformatore. Nella chiesa dell’eremo sotto i marmi dell’altare maggior, è conservato il corpo del beato Arcangelo Canetoli.
COSA VEDERE A GUBBIO:
LA PIÙ BELLA CITTÀ MEDIEVALE