Eremo delle carceri
Cosa vedere e cosa sapere

Santa Maria degli Ancillotti

Immerso nella serenità della campagna umbra, l'Eremo delle Carceri rappresenta un tesoro di bellezza e spiritualità. Questo luogo sacro, legato alla figura di San Francesco, è stato per secoli meta di pellegrinaggi e meditazione. Con i suoi paesaggi incantevoli e l'architettura semplice e solenne, l'Eremo delle Carceri è un luogo che lascia un'impressione duratura su chi vi giunge in visita. Con questo articolo cercheremo proprio di addentrarci meglio negli angoli più nascosti di questo angolo di pace conosciuto in tutto il mondo.

Che cos’è l’Eremo delle Carceri


L'Eremo delle Carceri è un luogo di ritiro spirituale situato in Umbria, in Italia. Il nome "Carceri" non ha niente a che vedere con la prigione, il nome infatti, deriva dalla parola latina carceres, che indicava un luogo appartato e solitario. Da questo deriva l’espressione carcerarsi, termine che si riferiva ai monaci, che erano soliti isolarsi dal resto del mondo e donarsi completamente alla preghiera. Scorpi gli eremi d'Umbria

Questo luogo sacro è stato a lungo un punto di riferimento per coloro che cercano pace e tranquillità, ed è stato frequentato da molti pellegrini, monaci e personaggi storici importanti. Il suo ambiente naturale incontaminato e la semplice architettura in pietra sono un invito alla meditazione e alla contemplazione.

L'Eremo delle Carceri è anche un importante sito storico, con una storia che risale ai tempi di San Francesco. Fu qui che il santo trascorse molto tempo in preghiera e meditazione, e il luogo è ancora oggi un luogo di pellegrinaggio per i fedeli di tutto il mondo.
Questo luogo come si può ben capire, è fortemente legato all’immagine di San Francesco, la tradizione gli attribuisce numerosi miracoli proprio in questo luogo. Famosa è la Predica agli Uccelli, che sempre secondo la tradizione legata al Santo, avvenne proprio qui nei pressi di un leccio sacro.

Alcuni miracoli avvenuti in questo luogo


La tradizione vuole che li dove prima sorgeva un burrone vicino all’eremo, prima scorresse un fiume che il Santo, per non disturbare la preghiera dei frati prosciugò.
Un altro miracolo secondo la tradizione spiega l’origine di un pozzo presente ancora oggi nel chiostro, che deve la sua nascita grazie al miracolo di San Francesco, che proprio in quel punto decise di far sgorgare dell’acqua.

Cosa vedere all’Eremo delle Carceri


La visita alla struttura comincia dal piccolo chiostro, passato il quale, si raggiunge il refettorio. La visita continua verso la grotta del santo.

Nel chiostro da non perdere è il pozzo dove si pensa che San Francesco fece sgorgare dell’acqua
Dalla terrazza da non perdere il fantastico panorama che si apre sulla campagna umbra
Nel convento da notare il refettorio e il dormitorio

Uscendo dal dormitorio si entra nella chiesa di San Bernardino e di Santa Maria delle Carceri
La grotta di San Francesco dopo la visita alla cappella si scende verso il basso all’interno della grotta del Santo, dove riposava coricandosi direttamente sulla nuda pietra.

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