Perugina
La storia del marchio conosciuto in tutto il mondo

Santa Maria degli Ancillotti

Chi in Italia non ha mai sentito parlare della Perugina? E chi almeno una volta nella sua vita, non ha assaggiato un cioccolatino uscito dai suoi laboratori? La risposta a queste domande la conosciamo già, ma questo ci fa comprendere meglio l’importanza che questa azienda ha avuto in passato per il nostro paese e che continua ad avere ancora oggi sebbene il famoso marchio alimentare oggi sia di proprietà della Nestlé. Con questo articolo cercheremo di ripercorrere tutto il percorso storico della Perugina dalla sua nascita fino ai giorni nostri.

Prima della grande guerra:
La società Perugina per la fabbricazione di confetti viene costituita a Perugia, il 30 novembre 1907 con un capitale di 100.000 L. Nasce come laboratorio artigianale specializzato nella produzione di cioccolato, ma divenne ben presto un’impresa di rilievo nazionale e internazionale, sotto la guida della famiglia Buitoni, Luisa Spagnoli e suo marito Annibale.



La Prima guerra mondiale:
Nel 1915 si trasferisce la produzione nel nuovo stabilimento di Fontivegge e comincia a cambiare radicalmente l’attività dell’impresa, a causa anche della limitazione delle materie prime e all’aumento della produzione delle merci a base di cacao, destinate alle truppe.

Il dopoguerra:
L’emergenza dovuta all’apertura dei mercati e alla crescita impone subito, un radicale cambio di direzione, volto all’ampliamento della capacità produttiva e all’adeguamento della rete commerciale e nel 1922 nasce quello che diventerà il prodotto storico dell’azienda il Bacio Perugina.
Nel 1923 si giunge alla trasformazione dell’impresa in società per azioni e nel nuovo assetto i Buitoni si assicurano il controllo delle attività, attraverso l’acquisizione di pacchetti azionari, che si conclude definitivamente nel 1927.
A partire dal 1935 i prodotti Perugina vengono lanciati negli Stati Uniti d’America e viene fondata a New York la Bomboniera, società di gestione di un punto vendita di prodotti italiani sulla quinta strada.


Avvicendamenti societari:
Nel 1968 ha luogo la fusione della Buitoni nella Perugina. Il nuovo gruppo dovette attraversare non pochi problemi fino alla sua vendita nel 1985 alla CIR di Carlo di Benedetti che nel 1988 cedette a sua volta la società alla multinazionale svizzera Nestlé.
Nel 2007 la Nestlé decide di vendere gli impianti di produzione di massa di cacao e cioccolato liquido dell’impianto perugino di San Sisto alla compagnia svizzera Barry Callebaut.




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