Hai mai sentito parlare di trail running? È una nuovissima tendenza sportiva. Si tratta sempre di corsa, come si intuisce dal nome, ma ha una particolarità: si corre solo su trail.
E cosa sono i trail? I trail sono i sentieri, sono tutte quelle strade, stradine viuzze e viottoli di campagna, in montagna o in mezzo al bosco. Diciamo che sono tutti quei percorsi delineati dal passaggio dell’uomo che non siano le strade principali asfaltate.
L’imperativo del trail running, infatti, è quello di correre all’aperto su terreni naturali; per cui lo si può praticare, concretamente ovunque: in montagna, in collina, in pianura, nelle località di mare, al lago, al parco, in campagna.
Il trail running, possiamo dire, è una tipologia di corsa dove si entra in contatto con la natura al 100%.
Uno sport completo all’aria aperta:
Da un punto di vita sportivo, il trail running è un’attività completa: i primi ad essere sollecitati sono, sicuramente, i muscoli delle gambe, ma, in realtà, anche la parte superiore del corpo ha un ruolo attivo nel movimento, nella ricerca di equilibrio, nell’adattamento alle variazioni continue del percorso.
Praticare trail running, inoltre, richiede una continua concentrazione, poiché è assolutamente richiesta attenzione e prudenza vista la varietà dei percorsi.
La performance non conta
A differenza di altri tipi di corsa, nel trail running la performance sportiva viene in secondo piano.
Prendiamo, ad esempio, la classica corsa su strada: quando ci si appresta a praticarla si tiene conto di determinati parametri, come la lunghezza del percorso, il ritmo della corsa e la frequenza cardiaca.
Nel trail running non vengono presi parametri o punti di riferimento: è l’esperienza della corsa stessa ad essere al centro dell’attenzione.
Questo anche per la natura stessa dei percorsi tipici del trail running: è possibile che le strade percorse cambino più volte, che si passi da un suolo più regolare ad uno accidentato e pieno di pietre; salite e discese possono alternarsi in continuazione; può capitare di correre sull’erba come sulla neve.
L’esperienza, quindi, è difficile da misurare; è, piuttosto una continua stimolazione dei sensi e del fisico: la natura influenza l’attività e stimola tutti i sensi e la percezione dell’ambiente circostante.
Nel trail running la strada è la destinazione ed è lei che decide per noi tempi, ritmi e destinazione.
Ad esempio: in un percorso costituito da sentieri di montagna, dove i dislivelli sono anche di importante entità, è normale alternare la corsa alla marcia. Il trail running, infatti, non è solo corsa! In alcuni tratti particolarmente ripidi si possono persino utilizzare i bastoncini.
Ecco perché il tempo non conta, il ritmo non conta. Conta solo l’esperienza in sé.
Fra il trail running e le corse più tradizionali e tranquille, come lo jogging, ci sono grandi differenze. Quando si esce per la corsetta quotidiana, per esempio, si esce di casa ad un certo orario, ci si muove nell’ambito di perimetro preciso, si corre ad un certo ritmo, per un tot di minuti e si rientra.
Nel trail running questo discorso non è valido: con uno zaino contenente il necessario – acqua, provviste e abbigliamento per eventuale maltempo – si può stare fuori anche una giornata intera, alternando i ritmi di corsa e marcia, ricaricando le energie man mano che il percorso si srotola sotto i piedi.
Le competizioni di trail running
Di sicuro non dobbiamo aspettarci gare come le maratone, definite da categorie fisse e dal fatto che vengono percorse su strade dal fondo uniforme, asfaltato.
Nelle gare di trail running non ci sono distanze predefinite, i terreni su cui si corre e i loro dislivelli cambiano continuamente. Può cambiare continuamente anche il ritmo di corsa, in base a quello che il sentiero ci porta a fare.
Ciò che è importante è ascoltare il proprio corpo, capire quali siano le proprie possibilità. Il fine ultimo di una gara di trail running è l’esperienza stessa, è vivere emozioni forti; tagliare il traguardo significa portare a termine una sfida, un’avventura.
Il trail running a livello emotivo
Abbiamo detto che l’imperativo del trail running è il contatto con la natura a 360°, mentre la performance atletica viene assolutamente in secondo piano.
Durante una corsa di questo tipo si è concentrati tanto su sé stessi quanto sull’ambiente circostante: si ascoltano i segnali provenienti dal corpo, le sue reazioni agli stimoli esterni, le sensazioni suscitate dallo sforzo fisico e da ciò che si vede e si tocca correndo. Questo porta ad equilibrare il mondo interiore con quello esteriore, a vivere emozioni differenti e uniche rispetto a qualsiasi altro contesto sportivo.
L’esperienza del trail running, infatti, è emotivamente stimolante: concentrarsi su ogni singolo passo porta a pensare di meno, a tenere da parte tutti quei pensieri che affollano la mente durante la vita di tutti i gironi e che generano ansie e stress; c’è, quindi, più spazio per ascoltare sé stessi e le emozioni che nella congestione degli impegni quotidiani vengono tenute sopite.